sabato 2 giugno 2012

Dark lights

Gira la ruota delle stagioni dell'anno.
Le temperature tornano di nuovo ad alzarsi,  o ad abbassarsi repentinamente alla fine di una giornata ormai di inizio estate.
Sono giorni ventilati, ma la brezza non dà abbastanza ristoro ai violenti raggi diurni, che tra qualche settimana raggiungeranno lo zenith, per poi tornare lentamente a placare la loro intensità.
Sono notti ambigue, a metà tra l'afa estiva e la frescura primaverile, quelle che si popolano delle luci consuete del periodo.
Anche la Luna è quasi piena. E' possibile passeggiare per i sentieri lontani dalla confusione cittadina, illuminati artificialmente, senza munirsi di torce. 
E' possibile camminare tra le lucciole, lasciando all'astro notturno il potere di inargentare il sentiero, e di far filtrare i suoi raggi tra le fronde di alberi e cespugli, creando un gioco di ombre che suscitano sentimenti contrastanti, a seconda di chi li osserva.
E' il periodo ideale per passeggiare nella campagna notturna, annusando i profumi della vegetazione che sta maturando i suoi frutti, ascoltando l'unico rumore umano dato dal proprio passo che risuona sul terreno, osservando con occhi di gatto le poche fiamme che lampeggiano volando...
Sembra quasi un peccato proferir parola, infrangendo quella sfera di silenzio dove nemmeno i rapaci notturni osano intromettersi. 
Ma le lucciole diminuiscono ogni anno. E quest'anno sono meno dello scorso, che erano meno del precedente, e così via.
Che poi, che strane creature! Delicatissimi insetti orripilanti, dalla così fragile vita dal non sopportar di essere nemmeno presi tra le mani! 
Le generazioni future, molto probabilmente, ricorderà le lucciole solo leggendole sui libri, in qualche fiaba o racconto di fantasia, e si porranno, forse, la domanda se siano o meno esistite davvero, e se davvero siano scomparse a causa della capacità distruttiva dell'uomo...


....So che ci sono dei posti ancora selvaggi, sulla Terra, dove le lucciole sono ancora numerose. In Giappone, Tsuneaki Hiramatsu le ha fotografate, con la tecnica time-lapse. Questa immagine che ho trovato sul web è, più o meno, quello che si vedeva anche dalle mie parti, passeggiando sui sentieri di campagna, di notte, in questo periodo. Ovviamente, l'oscurità era molto più densa, anche se la foto che posto di seguito non è stata modificata in alcun modo.


Potrei scrivere fior fior di aneddoti e racconti notturni, ispirati dalle notti di fine primavera. Tuttavia, per il momento, mi lascerò cullare da quest' immagine, desiderando ardentemente, anche solo per una volta, di tornare a passeggiare su sentieri come questo...

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