Da
quanto tempo esiste Facebook? Io mi sono iscritta esattamente l' 11 novembre
2008, ma l'ho sempre usato con scarso entusiasmo, almeno i primi tempi.
Ho
accettato le amicizie delle stesse persone che conoscevo già dal vivo, postavo
le foto, qualche commento, e talvolta usavo la chat. Insomma... non mi
entusiasmava più di tanto, questo tanto decantato social network.
Poi,
nell'aprile 2010, esce l'ultimo romanzo della saga dei vampiri di Anne Rice:
Blood. Lacrime amare per il mio amato
Lestat e per la fine di una saga che mi ha accompagnata da quando avevo 14
anni. E' la fine di un ciclo. I vampiri veri già sono stati soppiantati dagli
pseudo-vampiri della Meyer che, per carità, sono carini da leggere, ho letto
anche io i romanzi e sono andata al cinema a vedere i film (anche più di una
volta, lo ammetto), ma..... monsieur De Lioncourt è e sarà sempre monsieur De
Lioncourt!
Comunque....questo
era anche il periodo in cui ero abbastanza insoddisfatta a livello musicale.
L'ultimo album dei Linkin Park risaliva a tre anni prima (Minutes to Midnight),
e nel panorama musicale italiano ed estero no c'era album che per me valesse la
pena acquistare, così....mi dedicavo ai download di singoli pezzi che mi
piacevano, mi facevo le compilations personalizzate. Avevo un programmino che
funzionava per parole chiave, e, forse perchè presa dalla curiosità, forse per
mio innato interesse per i vampiri e la letteratura vampirica, forse dalla
"nostalgia" data dalla consapevolezza che non avrei più letto storie
del mio eroe di adolescenza, un giorno inserii come parola chiave per la
ricerca la parola "vampire".
Nell'infinita
lista di pezzi trovati, c'era "Vampire Heart" degli HIM. Non
conoscevo il gruppo, ma mi sono fidata del fatto che ci fosse scritto, sul
genere, "rock". Se proprio non
mi fosse piaciuto, lo avrei cancellato, insieme a tanti altri che non mi
piacevano.
Invece
mi piacque. Lo trovai...diverso, musicalmente parlando. Era rock, ma non
proprio rock... e la voce del cantante... sarà che io sono un soprano, quindi
per la legge di compensazione sono affascinata dai toni molto bassi... insomma,
siccome sono una curiosa inguaribile, ho cercato HIM sul programma, e ho
scaricato tutte le canzoni che ho trovato. Mi sono piaciuti, e la mia ricerca
di informazioni (oltre che di album originali) è andata avanti di
conseguenza... in poco tempo sono letteralmente impazzita, e ho scoperto ben
presto di essere in ottima compagnia!
Una
band musicale non è presupposto sufficiente per stringere un’amicizia.
Ovviamente, ci vogliono moltissime altre componenti per creare e mantenere una
relazione tra diverse persone, però per
quanto mi riguarda la musica di questa band è stata una miccia che ha
spalancato la porta su un mondo completamente diverso rispetto a quello che
avevo vissuto finora.
Fu
così che cercai su Fb informazioni, tramite la classica parola chiave, e mi
iscrissi a una pagina, e feci dei commenti, se ben mi ricordo… e chiesi
l’amicizia a una delle amministratrici....
Lei
mi scrisse un messaggio: sei di Chieti? io sto a Montesilvano... (me lo ricordo
come se ce l'avessi ancora davanti agli occhi, e mi ricordo quale fu la mia
repentina risposta: "allora ci vediamo!") .
La
conobbi dopo un paio di giorni, al mare... Lei viene in Abruzzo per le vacanze,
avendo i nonni qui, e lei mi fece da "guida" in questa nuova realtà.
Feci amicizia virtuale con altre ragazze, e con un gruppo di ragazzi che aveva
la tribute, e che conobbi personalmente durante l'autunno dello stesso anno, in
occasione di una serata dalle mie parti.
Mi
ero appena tatuata l’heartagram… io, che sono sempre stata contro i marchi indelebili sulla pelle, mi
ero tatuata l’heartagram. In effetti, lo avevo messo anche come sfondo pagina
sui ringraziamenti della mia tesi di laurea triennale , ma farsi il tatuaggio è
un altro paio di maniche. Però mi
piaceva l’idea dell’universalità del simbolo, al di là che fosse collegato ad
una band in particolare. In effetti, l’ho tatuato più per una questione di
ideologia sottesa che per semplice gusto musicale. Qualcuno ancora mi chiede
cosa penserò del tatuaggio quando gli HIM non mi piaceranno più. Io rispondo che l’heartagram è qualcosa che
va al di là della semplice band. In effetti, l’ideatore è stato un vero genio,
a mio avviso.
Ma
stavo parlando di amicizie nate sul web…
in effetti, da quando sono entrata in questo strano quanto particolare
circolo culturale, come mi piace chiamarlo, nel giro di poco tempo posso
vantare di aver conosciuto personalmente la maggior parte delle persone con le
quali avevo stretto amicizia virtualmente.
Siamo
lontani, è vero. Abitiamo sparsi per l’Italia. Però ho visto che la volontà di
vedersi e di incontrarsi di persona ha avuto la meglio sui chilometri effettivi
che ci separavano. E qui la questione va al di là della semplice comunanza di
gusti musicali.
L’estate
scorsa ho avuto il piacere di ospitare a casa mia un’altra ragazza per le
vacanze estive, con lei e con un’altra
ragazza siamo tornate a Helsinki per capodanno (così anche con quest’altra
ragazza finalmente mi sono conosciuta di persona) ,e quest’anno finalmente
andrò in vacanza ospite presso un amico che sta in Finlandia, e che non ho
ancora avuto modo di incontrare, nonostante sia già stata in questo bellissimo
paese due volte. Vero è anche che io
sono stata a Helsinki e in tutta la regione meridionale, e lui si trova a Nord …
bhè, quest’estate visiterò la capitale
della Finlandia del Nord, e avrò modo di stare un po’ di tempo con questo mio
amico. Inutile dire che sono felicissima, soddisfattissima, entusiastissima.....
… Quando le cose vanno così, non c’è da stupirsi se poi si passano le serate
davanti al pc a picchettare sui tasti, o se si finanziano lautamente le Poste
Italiane con le più svariate spedizioni in tutti i periodi dell’anno (va bè,
soprattutto a Natale, ma può capitare anche l’extra in effetti!)
E
così, letteratura, musica, internet e amicizie trovano una via di sviluppo
comune, e le persone sfruttano le potenzialità di ciò che ormai chiamiamo l’era
della comunicazione per quello che realmente è.
E’
logico, bisogna stare attenti, sempre, perché di gente strana in giro ce n’è un
bel po’… e anche di gente fuori di testa. Le relazioni virtuali sono ancora guardate con
sospetto, ma persino l’Ordinamento giudiziario italiano, ormai, le ritiene
delle vere e proprie relazioni. Tempo fa ho visto in tv che un giudice ha addebitato
la separazione a un marito accusato dalla moglie di tradirla sul web.
Spiegarono che ormai anche le relazioni virtuali sono ritenute vere e proprie
relazioni… Questa affermazione, in verità, la prendo un po’ con le pinze, ma in
effetti, se ciascuno di noi ha un modo di rapportarsi agli altri, è inevitabile
che questo modo possa trasparire anche se in mezzo c’è uno schermo. E’
sicuramente più difficile accorgersi di vari manierismi e costrutti, ma, se
parli tutti i giorni, se ti racconti, se condividi i pensieri e punti di vista,
alla fine la persona viene fuori.
Non
so … sarà che sono sempre molto analitica, ma in genere mi accorgo con chi ho a
che fare. Questione di senso senso? Questione di fortuna? Secondo me dipende
molto anche dal modo in cui noi ci poniamo. Noi attiriamo le persone che sono
più simili ai nostri tratti inconsapevoli, e nello stesso modo inconsapevole le
vogliamo attirare. Ma qui, adesso,
rischio di scrivere davvero un saggio, quindi mi fermo qui. Momentaneamente…. ;)
Grazie agli HIM anche io qualche anno fa ho stretto tante amicizie virtuali, ci si incontrava tutti ai concerti! Si inizia così.. poi il prossimo passo è il trasferimento in Finlandia :D
RispondiEliminaEhylà!
EliminaMa speriamo!!! XD Cmq, la prossima volta che capito per Helsinki e dintorni, e non sei tornata a casa per le vacanze, ti avviso! ;)