domenica 30 ottobre 2011

31 october, 1-2 november



SAMUIN, IL DOMINIO DELLE MAREE OSCURE

Samuin o Samain significa “riunione” o “unione”. Nell’irlandese moderno la parola Samhain indica il mese di novembre in cui viene celebrata questa festività. La sua popolarità è divampata attraverso una sovrapposizione più commerciale conosciuta come festa di Halloween, che ha inizio la notte posta a cavallo del 31 ottobre e il primo giorno di novembre.  I druidi celebravano in questa data il Capodanno. Era consuetudine, inoltre, accendere dei falò, con lo scopo di allontanare gli spiriti erranti che in quella notte si manifestavano tra i vivi, poiché il confine tra cielo e terra, tra dimensione fisica e ultraterrena,si annullava originando una commistione fra le due realtà. I fuochi, anche in questo caso, rivestivano una grande importanza. In Irlanda il primo fuoco veniva acceso in una località che riceveva il nome di Tlachtga, figlia di Mog Ruith, il signore delle ruote di fuoco. Con il medesimo fuoco venivano accesi poi anche tutti i focolari dell’isola.
Nel Galles la tradizione contemplava l’usanza di accendere dei roghi sui colli e in seguito lasciarli ardere e avanzare. Samuin presenta delle straordinarie analogie con i Saturnali dei Romani durante i quali si spalancava il regno degli spiriti e ne scaturivano figure spaventose. Si dice anche che, per placare le anime dei morti, che creavano distruzione e spavento, era necessario dare loro del cibo quando, giunti nelle campagne d’Irlanda, bussavano alle porte. Da questo evento deriva l’usanza odierna di travestirsi e di presentarsi all’uscio delle abitazioni, suonare il campanello e pronunciare la popolarissima frase :<< Dolcetto o scherzetto?>>.  In realtà le connotazioni profonde insite nella ricorrenza esoterica menzionata alludono alla marea oscura che monta, alla luce che viene offuscata dalle forze tenebrose simboleggiate dal gelido inverno che si approssima.  Per questa ragione, la cerimonia che veniva officiata dai druidi era volta ad accumulare, se così si può dire, le correnti luminose relative al raccolto interiore difendendolo dal buio. Dal punto di vista dell'ordine cosmico il sorgere delle Pleiadi, le stelle dell'inverno, segna la supremazia della notte sul giorno.   Il termine Samuin fu tradotto in Irlanda come san-fuin, ossia: fine dell’estate. Come abbiamo detto, però,il termine vuol dire anche unione.  A quale unione si alludeva?  Escludiamo il raduno del bestiame, dato che la stagione dei pascoli in quel periodo volgeva al termine.  Con ogni probabilità questa unione era legata alle due divinità maschile e femminile che si erano accoppiati: il dio Dagda ( dio irlandese con la clava, molto simile al greco Eracle. Il “buon dio” . Esprime saggezza ed onestà) e la dea Morrigain (dea dei cavalieri successivamente associata alla fata Morgana. Dea  “dal triplice aspetto”, come di consuetudine nelle triadi divine), come riportano le narrazioni mitiche relative alla battaglia di Mag Tured, proprio nel giorno di Samuin. Un anno prima della battaglia il dio Dagda aveva concluso un accordo con la dea Morrigain. L’aveva scorta mentre si bagnava nelle acque del fiume Unius, che scorreva attraverso il Connaught. Il luogo in cui si unirono viene indicato da quel momento leggendario con il nome di Lige ina Lanomhnou: il letto degli sposi.  Morrigain (il cui nome è traducibile come “la regina dei fantasmi”) era riconducibile per le sue valenze ctonie ad una dea degli inferi.
La festa del Samuin, come nel caso di altre ricorrenze, è associata al rapporto intimo tra due divinità. Essendo questa festività legata anche alle cerimonie funebri, la dea preposta ad unirsi con il dio non poteva non essere di ordine infero. Ma questo è solo un aspetto, essa, infatti, incarnava valenze connesse con la fecondità e Samuin assume, in seguito a questa duplice connotazione, una funzione positiva. Può essere annoverata dunque nella lista delle festività agrarie irlandesi. Nel celebre manufatto celtico, il calendario di Coligny (rinvenuto nel 1897), il giorno festivo al centro della nostra disamina viene indicato con l’appellativo Samonios.
Tratto da: [I misteri dei Celti- Stefano Mayorca]



L’epoca cristiana: la festa di Ognissanti la festa del Giorno dei Morti

Dopo le conquiste romane, i Celti entrarono in contatto con i Cristiani. Fu in questo periodo che, nell’ambito del processo di cristianizzazione dell’Europa, la Chiesa tentò di abolire i culti pagani, compresa la festa di Samhain. Tuttavia, le celebrazioni e i festeggiamenti per la festa di Samhain erano talmente radicate tra la popolazione che all’epoca della cristianizzazione dell’Irlanda nel V secolo, la Chiesa decise di non abolire la festa ma di assorbirla nel proprio ambito, appropriandosene e dandole significato cristiano. Per questo motiv,o nell’ 835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti, dedicata a tutti i santi del Paradiso, dal 13 Maggio al 1° Novembre.. Un secolo dopo, resasi conto che in tutta Europa persistevano le celebrazioni pagane in onore dei defunti, la Chiesa decise di inglobare anche quelle nel proprio ambito: nel 998 Odilo, abate di Cluny, istituì il 2 novembre come giorno dedicato alla Commemorazione cristiana dei Defunti.    Nonostante la cristianizzazione, in ambito irlandese e scozzese e successivamente, a seguito della massiccia emigrazione irlandese a metà del XIX secolo, americano, i festeggiamenti secolari e carnevaleschi la notte di Ognissanti non cessarono, anzi si intensificarono, tanto che i rituali che oggi associamo abitualmente ad Halloween e perfino il nome della festa si svilupparono in età medioevale e moderna.


La zucca – Jack-O-Lantern
Anche  il motivo della zucca-lanterna affonda le sue radici nella più antica tradizione, ma la sua evoluzione è avvenuta in età post-cristiana.   Nell’antico mondo celtico, la notte di Samhain gli uomini percorrevano le strade recando grandi torce per impedire a streghe e folletti di avvicinarsi alle case e alle fattorie.
Successivamente in Irlanda, in luogo delle torce, si usarono come lanterne per tenere lontani gli spiriti grosse rape intagliate a forma di volti mostruosi e scavate per ospitare un lume. Gli irlandesi emigrati negli XIX secolo negli Usa non trovando le rape le sostituirono con le zucche, che divennero da allora le lanterne rituali della festa.
Secondo un’altra tradizione, la rapa-lanterna deriverebbe dalla leggenda irlandese di Jack-O-Lantern, un malfattore che la notte di Ognissanti sfidò Satana a salire su un albero su cui, a insaputa di Satana, aveva inciso una croce. Il diavolo si trovò così intrappolato sull’albero e poté scendere solo promettendo a Jack di non farlo entrare all’Inferno dopo la morte.  Dopo morto Jack non poté entrare in Paradiso per i suoi peccati ma neppure all’Inferno per via del suo patto col diavolo. Così fu costretto a vagare per sempre nell’oscurità e, per farsi luce, prese un tizzone donatogli dal diavolo e lo mise dentro una rapa scavata per farlo durare di più.

mercoledì 26 ottobre 2011

War

Everything around us talks about war. Politics, religion, social life. Everyone wants to go upper and upper, becoming reacher, empowered, more famous, more....and more and more....
It's a war, everyday, to reach the top.
But what is the top?
I think that the only important question for each of us is : what is the top for me?
Let's stop looking around to find a piece of piece inside!
If you are driving in the traffic, and you become angry, it's not your neightbour's shame.
It's your mental state that need to be chenged.
The only challenge is with ourselves, and it's a work slow and full of commitment. 
But we need to do it, for our mental, emotional and soul health.
Only in this way, we can find peace on Earth!
Licenza Creative Commons
Mustepisarat:ink drops by Aurora is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia License.
Based on a work at mustepisaratinkdrops.blogspot.com.
Permissions beyond the scope of this license may be available at http://mustepisaratinkdrops.blogspot.com/.

domenica 23 ottobre 2011

From Katajonokka to Munkkiniemi

11 agosto 2011 - ore 16.40
Sono su un tram di Helsinki, sto viaggiando sulla linea che porta dall'isola di Katajonokka al quartiere periferico di Munkkiniemi. 
I tram mi sono sempre piaciuti. Hanno quel passo di marcia lento e meditativo di chi non va di fretta.  E, come sempre, è successo ciò che ormai ho catalogato come tipico fenomeno cittadino, quando vi ho messo su piede. 
Per un attimo, quando sali sul mezzo, tutti i passeggeri fissano lo sguardo verso le porte aperte per lasciar salire i  nuovi arrivati. Non è tipico dei tram. Ho potuto notare un fenomeno simile anche sulle metro milanesi o sui pullman urbani: c'è sempre quella frazione i secondo in cui hai tutti gli occhi puntati addosso, e tu fai lo stesso, ad ogni fermata, verso chi sta salendo. Credo sia una specie di riflesso condizionato dalla momentanea interruzione della marcia, un'istantanea parentesi di curiosità inaspettata che viene a galla, un modo per spezzare la monotonia del tragitto...
Mi siedo. Essendo salita all'inizio della tratta, ci sono parecchi posti vuoti. Ma la cosa non dura molto.
Appena raggiunta Senaatintori, il mezzo si riempie, e molte persone sono costrette a restare in piedi.
Nonostante sia pieno, il tram è decisamente silenzioso. C'è una tipa vestita e truccata di tutto punto che parla al cellulare, e nonostante non abbia il tono di voce alto, se conoscessi bene il finlandese, credo che non avrei problemi a capire cosa sta dicendo.
Qualcuno porta a casa dei dolci: il profumo dello zucchero e l'odore fragrante della pasta appena sfornata mi riempiono le narici. Alzo lo sguardo. E' l'uomo in piedi al mio fianco, ad avere il vassoio in mano. 
Mi scaldo al tiepido sole ancora alto, e volgo lo sguardo ai miei compagni di viaggio. I passeggeri hanno quasi tutti lo sguardo rivolto verso la testa del mezzo. E sono quasi tutte donne. Giovani, adulte, più anziane, ma comunque donne. Alte, slanciate, con la pelle ambrata o d'alabastro, i capelli biondi e gli occhi chiari. 
Penso che si nota decisamente la mia origine meditarranea, tradita, nonostante i pochi giorni di mare, da colori molto più decisi, per non parlare dei particolari tratti anatomici!
I vari quartieri cittadini scivolano lentamente lungo lo schermo dei vetri puliti, modificandosi ad ogni bivio. Ho lasciato i mattoni color ruggine ormai da un bel po', e adesso mi si aprono davanti larghi spazi incorniciati di verde.
Bhè...sono quasi giunta alla meta. Ripongo  l'Mp3, la penna e il quaderno, e, silenziosamente, mi appresto a scendere...


August 11, 2011 - 16.40
I'm on a tram in Helsinki, i'm traveling on the line leading from Katajonokka island to Munkkiniemi suburb.
I've always liked trams. They have that slow and meditative marching step, like who's not in a hurry. And, as always, it happend what I've classified as a "typical citizen phenomenon", when I had put on foot.
Generally, when the doors open, all the passangers fix their eyes for a moment on the new arrived. I've found it taking metro, or train, but I used to think it was not typical about trams... 
Anyway, when you get into the metro cab, for example in Milan, there is a moment, a sudden moment, while you have all the eyes inside focused on you. But nobody is looking at you...I thik it's a sort of conditioned reflex, a snapshot bracket of unespected curiosity that comes to the surface, a way to break the monotony of the journey...
I sit down. Because it's the beginning of the journey, there are many empty seats. But not for so long. 
Just reahed Senaatintori, the tram becomes full, and many people are forced to stand without sitting.
Despite being full, tram is very quiet. There's a girl wearing lots of make-up and talking on the phone, and despite she's not having a loudly voice, if I knew well Suomi, I think I wouldn't have any trouble undertanding what she's saying.
Someone brings sweets home: the scent of sugar and the fragrance of freshly baked dough filles my nostrils. I look up. It's the man standing next to me that has the tray in the hands. 
I warm up te lukewarm sun, still high in the sky, and I turn my gaze to my traveling companions. They are almost all looking to the front of the tram. And they are almost all women. Young, adult, older, but still women. Tall, slender, with amber and alabaster skins, blond hair and blue eyes. 
I'm thinking that my mediterranean origin is clear... My skin, despite I've done only few days of sea, is much, much darker, and my traits are clearly not nordic!
The various districts drift slowly aross the screen of cleaned glass, changing at every cross. 
I left the rush-colored bricks for quite a while, and now I'm seeing opened spaces framed by green.
Well, I'm nearly reached my goal. I place my Mp3, my pen and my notebook, and, silently, I'm about to get off...










Licenza Creative Commons
.

sabato 15 ottobre 2011

When Fall arrives...

Ebbene, finalmente, all'alba della metà di ottobre, le temperature hanno cominciato a identificarsi oggettivamente autunnali. Merito del nubifragio di giovedì scorso, dove ho potuto apprezzare un temporale dai colori sanguigni, e dell'aria fredda proveniente dal Nord Europa. 
Adesso il tempo è tornato bello, anche se ventilato, ma guardate che spettacolo c'è stato giovedì sera alle 18.45 circa....

And, finally, at the dawn of  half October, temperatures started objectively becoming autumnal.  Thanks to the last Thursday's  cloudburst, when I could appreciate a bloody  colors rainstorm, and  thanks to the cold air from the North Europe.
Now the weather is again sunny, while windy,  but let's look at the beautiful show offered by the sky last Thursday, at 18.45, more or less...



N.B. Non ho usato alcun filtro per la foto centrale.

Note:  NO filter, for the pic in the middle

mercoledì 12 ottobre 2011

A trip to Istambul, with HIM's music

 A few pics for a city of 12 millions of inhabithants...it's not enough showing all with a video...but try to imagine ...and I think that this HIM's track  is perfect to describe  the atmosphere  you breathe there...I hope you enjoy.
In particular, you can see the Blue Mosque,  Agia Sophia with Byzantine mosaics, and the Bridge on Bosphorou's.

News, Curiosities or simple Gossip?

Cliccate sui link di sotto, e leggete come la stessa notizia venga riferita in tanti modi leggermente diversi.


http://www.corriere.it/cronache/11_ottobre_11/finlandia-ghiaccioli-molestie-sessuali-burchia_f245494a-f417-11e0-8382-87e70525ad6b.shtml#commenti

http://www.cittaoggiweb.it/notizie-in-rete/12-10-2011/Sesso-Finlandia-mangiare-banane-e-molestia-sessuale_38064.htm



http://attualita.tuttogratis.it/curiosita/mangiare-un-ghiacciolo-in-pubblico-e-molestia-sessuale-provocazione-dalla-finlandia/P114261/


Evidentemente c'è differenza tra le news Finlandesi e le news Italiane, anche quando si tratta di curiosità. 
O, forse, noi Italiani recepiamo i messaggi in maniera diversa.


 In Finlandia, la notizia, molto probabilmente, è stata diffusa così: 




e poi, brevemente: << La legge X dice questo. Esistendo al giorno d'oggi la parità dei sessi, non vediamo come una molestia sessuale non possa provenire da una donna. Il Finlands Juristförbund  propone con questo video di aprire un dibattito per riformare l'attuale legge sulle molestie sessuali>>. PUNTO.


Invece, siamo in Italia, e il dibattito viene aperto sul fatto che una donna non possa mangiare banane o ghiaccioli in pubblico, per lo meno per quello che ho potuto ascoltare oggi in TV, molto brevemente, e che mi ha dato lo spunto per informarmi meglio. 
Ma, la notizia, l'avete letta bene?  la cronaca, mi sembra un po' diversa....

Something magic

This morning, at 7.10 a.m., I've seen this beautiful moonset, while sun was rising up